Eleggere il parlamento. Candidati, eletti ed elettori alle elezioni del Gran Consiglio ticinese del 2015
Résumé
Cette étude se focalise sur le recrutement parlementaire dans le cas d’une élection cantonale helvétique d’importance primordiale. L’analyse porte sur les élections législatives cantonales tessinoises de 2015. Cette étude, qui se base sur une méthodologie quantitative, propose d’approfondir différents aspects: premièrement, le rapport entre les aspirants candidats et les partis politiques ; deuxièmement, les formes des campagnes électorales promues par les candidats, en particulier à travers le Web ; les caractéristiques sociographiques des candidats et des élus, ainsi que la convergence des opinions des élus et des candidats en relation avec l’opinion des électeurs. Couplée avec l’analyse du vote des citoyens (Mazzoleni et al. 2017), l’étude du recrutement parlementaire confirme comme ces élections relèvent d’un moment de transition crucial dans la politique tessinoise.
Mots-clés : Elections, Parlement, Candidats, Partis politiques, Campagne électorale
Communiqué de presse - 11 juin 2018 (texte et documents ci-joint en italien)
Candidati, eletti ed elettori a confronto alle elezioni del Gran Consiglio del 2015
Come si diventa candidati alle elezioni del parlamento cantonale? Come si svolge la campagna elettorale dei candidati? Qual è il profilo degli eletti? In che senso i candidati e gli eletti rappresentano le preoccupazioni e le opinioni degli elettori? Ad alcuni mesi dal prossimo rinnovo dei poteri cantonali ticinesi, l’Osservatorio della vita politica cantonale dell’Università di Losanna pubblica un’analisi che consente di tornare sulle ultime elezioni del 2015. Lo studio, basato su un campione rappresentativo di 390 candidati, mostra diverse continuità con il passato e alcune novità.
Il ricambio parlamentare è in continuità con il recente passato: nel 2015, 24 deputati in carica non si sono ricandidati e 32 nuovi candidati, non in carica, sono stati eletti in Gran Consiglio. Di converso, nonostante il ricambio, essere un uscente continua a essere vincente. Nella fase di elaborazione delle liste, il peso dei partiti rimane forte. Le candidature spontanee rimangono una minoranza rispetto a quelle sollecitate dai responsabili delle liste. Nella promozione della propria candidatura in campagna elettorale, l’insieme dei candidati punta a dialogare direttamente con il territorio attraverso i mezzi tradizionali (partecipazione a riunioni, assemblee e comizi). Il web è importante ma non è ritenuto sufficiente.
Le elezioni del 2015 sono state un’occasione importante per i neofiti della politica, ciò che rappresenta una novità rispetto alle precedenti tornate elettorali. Infatti, coloro che ricoprivano o hanno occupato cariche comunali, cantonali o di partito prima delle elezioni rappresentavano una quota inferiore. Ciò valeva per tutte le liste, e in particolare per quelle del Partito liberale-radicale e del Partito popolare democratico, le quali hanno ugualmente impresso un ringiovanimento alle rispettive candidature che si è riflesso anche sugli eletti. Le elezioni del 2015 saranno soprattutto ricordate per l’avanzata significativa delle elette nel Gran Consiglio ticinese che ha permesso loro di raggiungere la quota più elevata dal 1971 (24,4%). In particolare, la metà delle donne elette figura nelle fila della Lega dei ticinesi e del Partito socialista.
In generale, una formazione elevata ha favorito un maggiore successo; inoltre, più che in passato, chi esercitava una professione di tipo “politico” (funzionari di associazioni, sindacalisti, municipali ecc.) ha avuto più chance di successo nel 2015. La fascia di età più premiata è stata quella tra i 31 e 45 anni, diversamente dal 2011, quando le maggiori chance le avevano avute i candidati tra i 46 e 65 anni.
L’analisi ha inoltre permesso, per la prima volta, di confrontare le opinioni dei candidati e degli eletti al parlamento con quelle degli elettori, sulla base di un’analoga indagine svolta presso i cittadini ticinesi in occasione delle elezioni del 2015. I risultati mostrano una convergenza complessiva, con alcune divergenze, in particolare sull’ordine di priorità dei problemi da risolvere (il tema dei frontalieri risultava più sentito fra gli elettori che fra i candidati e gli eletti nel loro complesso), sul rapporto con l’Italia e sull’UE.
Lo studio presentato si è svolto nell’ambito della convenzione tra il Cantone Ticino e l’Università di Losanna, di recente rinnovata per il quadriennio 2019-2023. Lo studio integrale è disponibile all’indirizzo www.unil.ch/ovpr/elezioni2015.
Per ulteriori informazioni:
Mazzoleni Oscar, oscar.mazzoleni@unil.ch, tel. : 021 692 36 35
Pilotti Andrea, andrea.pilotti@unil.ch, tel. : 021 692 36 27