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Valsangiacomo N., Mariani Arcobello F., Altre culture : Ricerche, proposte, testimonianze. Quaderni rossi 16, Bellinzona, Fondazione Pellegrini Canevascini, 2011, 368 p.
Il volume si inscrive nel campo delle ricerche che si occupano di forme di cultura definibili come “alternative”, in alcuni casi di opposizione, a quella “riconosciuta”. Forme di cultura minoritarie che hanno coinvolto dapprima il movimento operaio e che nel tempo si sono sviluppate in ambiti militanti diversificati.
Il libro propone alcune piste di ricerca, attraverso 16 contributi (15 testi e 1 percorso fotografico) che trattano di “altre culture”: culture operaie o aziendali, culture nate con ambizioni rivendicative, di giustizia sociale, culture che si sono volute formative e integrative, culture militanti. Culture, infine, che in modi e accezioni diverse si rapportano con la politica: in alcuni casi la cultura si trova a fondamento dell’azione politica; in altri è la politica che utilizza il canale culturale.
I percorsi di lettura possibili sono diversi. Una prima traccia è data dalla stessa suddivisione del volume. I contributi della prima parte del libro, Ricerche, propongono alcuni approfondimenti tematici legati al movimento operaio, nella sua accezione più ampia, utilizzando fonti e approcci diversi nella riflessione sui fatti culturali indagati. La seconda parte, Proposte, sviluppa una serie di temi che, per la loro originalità o attualità, sono stati solo parzialmente studiati. Questi contributi, anche se non privi di un primo importante approfondimento, offrono spunti di grande interesse per ulteriori e arricchenti analisi. La terza parte, Testimonianze, lascia particolare spazio alla memoria, quella diretta dei protagonisti, così come quella mediata da parte dei ricercatori, aprendo così, anche in questo caso, nuovi campi di indagine.
Le esperienze presentate nel volume hanno in comune il fatto di essere state elaborate in momenti storici puntuali, in risposta a proposte sociali considerate insufficienti. La periodizzazione, che dall’inizio del Novecento giunge sino a oggi, permette di interrogare lo sviluppo delle strategie culturali militanti, per le quali lo snodo degli anni del post Sessantotto risulta fondamentale; offre inoltre una lettura diversa e complementare delle esperienze, politiche, sociali e culturali del nostro territorio.
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