Elezioni cantonali ticinesi 2015 - Studio elettori/trici

Partecipazione, partiti, personalizzazione e temi. Le elezioni cantonali ticinesi del 2015

Riassunto

Questo studio si concentra sull’analisi del voto in occasione delle elezioni del parlamento del Cantone Ticino avvenute nell’aprile del 2015. Nel focalizzare la questione della partecipazione elettorale, ci si interroga sulla rilevanza di tre modelli di spiegazione (risorse, competenza, mobilitazione) e si cerca di capire l’influsso esercitato dall’introduzione del voto per corrispondenza agevolato. L’analisi dell’orientamento di partito cerca inoltre di capire quali profili di votanti hanno giocato un ruolo nell’avanzata di alcuni partiti e nelle difficoltà di altri e in che misura la mobilitazione degli astensionisti ha svolto un ruolo cruciale. Nel chiedersi perché gli elettori usano il voto personale alle elezioni cantonali ticinesi, si cerca di tracciare un profilo di coloro che ricorrono in misura maggiore al voto personalizzato. Per meglio capire la personalizzazione del voto, un’attenzione particolare è data all’analisi del profilo dell’elettore della scheda senza intestazione. Si cercherà infine di capire come i temi prioritari per gli elettori possano influenzare il voto per i diversi partiti e per la scheda senza intestazione di partito. Lo studio è svolto a partire da un’indagine post-elettorale svolta presso un campione rappresentativo di cittadini ticinesi (N=1425).

 

Parole chiave: Elezioni, Partiti politici, Partecipazione, Personalizzazione del voto, Issue.

 

Comunicato stampa - 24 aprile 2017

Partecipazione e personalizzazione nel voto ticinese dell’aprile 2015.

Chi ha votato e quanto ha pesato il voto personale alle scorse elezioni cantonali? Giunti a metà legislatura esce un’analisi scientifica che tenta di rispondere a tali domande. L’analisi – di 96 pagine, ottenibile gratuitamente sul sito www.unil.ch/ovpr/elezioni2015) - è curata dall’Osservatorio della vita politica regionale dell’Università di Losanna (Ovpr). Frutto di una convenzione tra il Cantone Ticino e l’Università di Losanna, l’Ovpr ha pubblicato negli ultimi anni numerosi studi che hanno permesso di far meglio conoscere la politica ticinese Oltralpe, nei consessi scientifici internazionali e, ovviamente, nella Svizzera italiana.

L’analisi delle elezioni cantonali del 2015 - basata su un’indagine svolta nelle settimane successive lo scrutinio presso un campione rappresentativo di 1425 ticinesi con diritto di voto - cerca anzitutto di capire l’aumento della partecipazione che si è registrato nel 2015. L’aumento era in contro-tendenza sia rispetto al 2011 (dal 58,5% al 62,3%) sia riguardo al trend degli ultimi decenni. Ciò che l’indagine Ovpr mostra è che gli uomini e gli anziani sono coloro che si sono distinti per avere espresso una maggiore partecipazione al voto; e che l’introduzione della facoltà di voto per corrispondenza agevolato ha giocato un ruolo significativo nello stimolare la partecipazione.

Lo studio si concentra poi sul tema del voto personale, per capire meglio perché i ticinesi fanno ampio uso del voto preferenziale rivolto ai candidati. Molto si è finora detto sull’argomento, ma ancora poco si era potuto appurare su basi scientifiche. Fra le molte motivazioni alla base del voto personale per le elezioni del Gran Consiglio, l’indagine mostra che fra i votanti ticinesi prevale la volontà di favorire l’accesso a gruppi tendenzialmente sfavoriti (donne e giovani), a coloro che corrispondono alle convinzioni del votante (ideali, interessi) e a quelli più conosciuti e visibili nella campagna elettorale. Nel considerare in specifico il voto per la scheda senza intestazione (SSI), questa volta per l’elezione del Consiglio di Stato, emerge un profilo di elettore con scarso interesse per la politica cantonale, una debole fruizione e discussione di temi politici, poca o nessuna fiducia nei partiti, ossia un profilo simile a quello dell’astensionista. Considerato anche il confronto con un’analoga indagine svolta nel 2007, quando la SSI era stata introdotta per la prima volta, si può affermare che questa facoltà di voto tende a svolgere un ruolo di ‘integrazione elettorale’ nei confronti di potenziali astensionisti.

Nello spiegare la scelta di voto alle elezioni cantonali ticinesi del 2015, è più importante il voto personale, il voto sui temi o quello che si esprime come legame d’appartenenza per il partito? Nel complesso – senza differenze rilevanti fra le elezioni del Consiglio di Stato e del Gran Consiglio – l’analisi dell’Ovpr mostra che nel 2015 ha contato di più il voto per le persone, ma non per tutti. Infatti, la personalizzazione del voto ha influenzato soprattutto il sostegno a PPD, PLR, Verdi e, seppur in misura meno importante, anche alla LEGA. Il legame di partito ha invece svolto un ruolo più importante per chi ha scelto il PS, mentre sono i temi che hanno influenzato in maniera più significativa il voto per La Destra.

Per chi fosse interessato, lo studio è disponibile all’indirizzo: www.unil.ch/ovpr/elezioni2015

Per ulteriori informazioni:

Mazzoleni Oscar, oscar.mazzoleni@unil.ch, tel. : 021 692 36 35

Pilotti Andrea, andrea.pilotti@unil.ch, tel. : 021 692 36 27

Cartella stampa

Studio integrale  (2370 Ko)

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