Il progetto: Ambizione del progetto è comprendere i rapporti tra poesia, storia e politica nel Rinascimento italiano, in particolare tra il 1492, anno della morte del Magnifico (seguita, a due anni di distanza, dalla discesa di Carlo VIII in Italia e dall’inizio delle Guerre d’Italia), e il 1559, anno della pace di Cateau-Cambrésis, in un periodo importante per l’evoluzione delle relazioni tra letterati e potere e delle forme di scrittura al servizio di quest’ultimo. Mentre la poesia comico-burlesca e satirica e la lirica amorosa hanno goduto di un’attenzione critica pressoché costante e duratura, la poesia politica ed encomiastica è rimasta ai margini degli studi fino a poco tempo fa e attende ancora un inquadramento critico, puntuale e complessivo. Gli assi sui quali si svilupperà il progetto e per i quali si registra una carenza bibliografica si possono suddividere in tre grandi categorie, tra di loro intrecciate nella concretezza del lavoro. In primo luogo, sebbene vi siano alcuni studi specifici dedicati a opere o alla letteratura attorno a una figura di rilievo pubblico come un papa, un sovrano, un signore, mancano una mappatura dei testi (spesso confinati in manoscritti e in stampe occasionali di difficile reperibilità), oltre che uno studio dei singoli casi nonché dei contesti geo-politici e delle dinastie in rapporto alla scrittura e un’indagine trasversale che faccia emerge i tratti culturali e letterari comuni,quelli peculiari delle diverse forme poetiche in relazione a destinatari (papi e altre figure ecclesiastiche, sovrani, principi e signori, diplomatici, etc.) e occasioni (incoronazioni/elezioni, matrimoni, nascite, vittorie, partenze per battaglie, testi funebri e consolatorie, etc.). In ragione di questa situazione, in secondo luogo, il progetto mira a contestualizzare e approfondire la funzione dei testi di questa natura nei rapporti tra letterati e potere, dominati da logiche mecenatistiche che prevedevano la prestazione di un servizio (diplomatico-politico o, meno spesso, educativo e letterario), e nelle diverse forme assunte dai testi, con particolare attenzione per l’imitazione dei classici e per la linguaprescelta (il latino o il volgare). In tal senso si prevede uno studio filologico volto a descrivere e interpretare la genesi e la storia dei testi, dalla loro nascita occasionale fino al loro eventuale inserimento in raccolte liriche, e le loro modalità di circolazione, in forma manoscritta e a stampa. Tale indagine permetterà di portare nuova luce sul ruolo dei letterati nella società e sulla possibile esistenza di vere committenze anche in ambito letterario, e di acclarare le ragioni dei diversi percorsi letterari e dei libri di rime, la concezione poetica degli autori, specie in rapporto alla convivenza di lirica amorosa, di argomento privato, e lirica politica, vocata alla celebrazione (pubblica) dell’evento, e in relazione all’autorappresentazione (il Self-fashioning). In terzo luogo, questo lavoro di scavo sugli eventi, sulle forme di poesia derivatene e sugli autori e i contesti è collocato all’interno di un discorso più ampio che coinvolge molti fattori della cultura e della società rinascimentali: dall’oratoria alla propaganda politica e culturale, dalla riscoperta di opere classiche e dal loro uso in chiave politica al collezionismo, dagli apparati festivi e dalle decorazioni allestite per le cerimonie ufficiali ai programmi iconografici delle residenze signorili e dei luoghi pubblici del potere, dalle committenze e dai doni artistici alle dediche di opere (letterarie, storico-politiche, scientifiche, etc.), fino alle imprese e alle monete create per i signori. Tale operazione è infatti fondamentale per comprendere le modalità di costruzione dell’immagine pubblica del potere, cui i letterari contribuivano di solito in maniera determinante, ed è inestricabile dal lavoro filologico di cui sopra (per chi erano composti i testi? per quali eventi e per quali occasioni? qual era il loro pubblico? quali valori potevano assumere in relazione alle diverse forme-libro?).
Al fine di rispondere a tutte le domande e i problemi enunciati si è ritenuto necessario procedere innanzitutto a un censimento sistematico dei libri a stampa e dei manoscritti in cui compaiono testi recanti riferimenti storico-politici o elementi encomiastici, e a una descrizione puntuale dei volumi e dei testi, da rendere disponibili liberamente al pubblico. La banca dati in corso di allestimento sarà ospitata all’interno del progetto Lyra diretto dal prof. Simone Albonico, e prevede una serie di integrazioni volte a restituire nel dettaglio gli aspetti più significativi nella prospettiva del progetto (ad es. il dedicatario, il contesto storico-politico, l’occasione e la sua data, il genere, i paratesti, la data e il luogo di composizione se ricostruibili, i nomi di persone e di luoghi reali allusi nei testi, i riferimenti classici). Si prevede la pubblicazione dei primi dati nel corso della primavera del 2023 (ca. 1000 schede di libri a stampa tra il 1492 e il 1559, esito di uno spoglio sistematico di ISTC ed Edit16). Seguirà la pubblicazione dei primi dati in merito ai manoscritti e delle descrizioni dei testi contenuti nelle opere monografiche.
Data d’inizio: giugno 2021.
Ideazione e responsabilità scientifica: dr.ssa Amelia Juri, Unil (amelia.juri@unil.ch).
Progettazione: dr.ssa Amelia Juri, Unil, con la collaborazione della dr.ssa Elisabetta Olivadese, Unibg (elisabetta.olivadese@unibg.it) e della dr.ssa Nicole Volta, Uniroma1 (nicole.volte@uniroma1.it).
Direzione: dr.ssa Amelia Juri, Unil, con la collaborazione della dr.ssa Elisabetta Olivadese, Unibg, della dr.ssa Nicole Volta, Uniroma1, e (dal gennaio 2023) della dr.ssa Martina Dal Cengio, Uniroma1 (martina.dalcengio@uniroma1.it).
Membri del progetto: dr.ssa Erika Amorino (Uniroma1), Chiara De Cesare (Unipr-Unil), dr.ssa Michela Fantacci (Uniroma1), dr. Marco Giorgi (Uniroma3), Rosario Lancellotti (SNS), dr.ssa Valentina Leone (Unibg), dr.ssa Marianna Liguori (Unipd), Luca Mondelli (Uniroma1), dr. Enea Pezzini (Unibe), dr. Riccardo De Rosa (Unipi), Anna Scattola (Unipd), Edoardo Simonato (Unifr).