Comitato scientifico:
Alfredo Stussi (Scuola Normale Superiore, Pisa) - Mario Barenghi (Università di Milano-Bicocca) - Marco Santagata (Università di Pisa) - Cesare Segre (Università di Pavia).
«Quaderni» is a Peer-Reviewed Publication / «Quaderni» è una pubblicazione con revisione paritaria.
a cura di Francesco Diaco e Niccolò Scaffai.
Ai celebri versi di Un posto di vacanza allude il titolo di questo libro, dedicato a Franco Fortini e Vittorio Sereni, al loro persistente dialogo personale e poetico. La concezione della letteratura come relazione e la pratica della critica come dibattito sono i valori all’insegna dei quali si è articolato il loro incontro-scontro; e questi stessi valori sono posti al centro del presente volume: i contributi che lo compongono, infatti, prendono in considerazione carteggi e scambi culturali, illustrando influenze reciproche e punti di frattura. In molti saggi, perciò, s’intravede una vocazione comparatistica, che indaga non solo i contatti tra Paesi, lingue e tradizioni diversi, ma anche il rapporto tra i generi letterari o tra la scrittura
e le altre arti. È anche a questo che alludono le metafore ricorrenti dell’«altra riva» e della «frontiera»: emblemi di un’alterità e di una differenza che arricchiscono, attraverso il confronto, i soggetti su entrambe le sponde. Grazie a questa prospettiva, i vari autori hanno cercato di movimentare e contestare le immagini stereotipiche inevitabilmente costruite intorno a opere e autori diventati ormai pienamente canonici nel Novecento italiano.
Gli autori sono: Ariele Morinini, Beatrice Carletti, Luca Lenzini, Francesco Diaco, Lorenzo Tommasini, Elena Arnone, Michel Cattaneo.
ISBN: 9788846753472
Marino Fuchs
Enrico Filippini editore e scrittore
La letteratura sperimentale tra Feltrinelli e il Gruppo 63
Carocci 2018
Collana: Lingue e letterature Carocci (250)
ISBN: 9788843089574
304 pp.
Le vicende che legano Enrico Filippini alla casa editrice Feltrinelli e alla nascita del Gruppo 63 sono al centro di un’ampia indagine, condotta su documenti d’archivio, che chiarisce i rapporti tra la neoavanguardia e l’industria culturale in anni decisivi (1954-69) per l’apertura della cultura italiana a un orizzonte internazionale. Il volume traccia un ritratto a tutto tondo di Enrico Filippini (filosofo, letterato editore, traduttore della letteratura tedesca, scrittore neoavanguardista, giornalista e critico militante) mettendo in luce il legame tra le varie attività e il suo impegno etico. Dalla Milano degli anni Cinquanta, che lo vide protagonista, insieme a Enzo Paci, della riscoperta della fenomenologia e della traduzione di Husserl, al progetto negli anni Sessanta di un aggiornamento della cultura italiana destinato a effetti duraturi. La sua mediazione transnazionale fu fondamentale tanto per la fondazione del Gruppo 63 quanto per la promozione all’estero delle opere di Edoardo Sanguineti (Capriccio italiano e Triperuno).
Lorenzo Tomasin
L’impronta digitale. Cultura umanistica e tecnologia
Carocci 2017
Collana: Sfere extra
ISBN: 9788843089376
144 pp.
L’informatica è davvero il latino del XXI secolo, come afferma oggi chi propone la cultura tecnologica quale nuovo cardine di istruzione, ricerca e politica culturale? La tecnologia sta influendo profondamente sulla cultura umanistica: dalla formazione di base alla ricerca avanzata, essa non offre solo preziosi strumenti al servizio delle scienze, e delle scienze umane in particolare, ma in molti casi tende a riscriverne obiettivi e linguaggi, ponendone in discussione il ruolo nella società e nel sistema dei saperi. Anziché come proficuo mezzo a disposizione di tutte le discipline, la tecnologia si pone spesso come fine o centro del discorso culturale. Il rimedio a questa deriva non è la tecnofobia, ma un’alternativa ragionevole all'oltranza digitale. Nel volume l’autore propone una risposta graffiante ai pericoli di una diffusa idea ingegneristica di lingue, storia e cultura.
La critica letteraria nell’Italia del Settecento.
Forme e problemi
a cura di Gabriele Bucchi e Carlo Enrico Roggia
Longo Editore 2017
Collana: Il Portico
ISBN: 9788880639886
Negli ultimi decenni del Seicento l’Italia si trovò a fare i conti con gli albori di una critica letteraria di stampo europeo che, pur richiamandosi ai modelli classici (Aristotele, Orazio, il trattato Del sublime), mostrava sul piano delle forme e dei contenuti caratteri in gran parte nuovi e ad essa sconosciuti. È però nel corso del secolo successivo che, accettato il confronto con il prestigio acquisito dalle altre nazioni (Francia e Inghilterra soprattutto), letterati, eruditi e critici italiani si impegnarono più decisamente a ripensare categorie e modalità riflessive ereditate dalla tradizione. Il dibattito sulla letteratura ne uscì rinnovato tanto nelle categorie critiche che nel progressivo ampliamento dei generi testuali: al dialogo e al trattato succedono l’articolo di giornale, il pamphlet, la lettera satirica, il dialogo immaginario, il saggio monografico, la parodia metaletteraria. Accanto a queste nuove tipologie di intervento critico, frutto di un’ansia di rottura col passato ma anche di umori e idiosincrasie personali, l’erudizione e la filologia del Settecento hanno portato a compimento iniziative editoriali ancor oggi preziose e ineguagliate. Gli undici saggi che compongono il volume, frutto di due giornate di studio svoltesi all’Università di Losanna nell’ottobre 2016, gettano luce su queste forme di ripensamento o di sistemazione della nostra tradizione letteraria, nonché al sorgere di nuovi interrogativi sul ruolo della letteratura e del letterato nell’età dei Lumi.
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Giulio Camber Barni
La Buffa e altre poesie
a cura di Lorenzo Tommasini
prefazione di Walter Chiereghin
con un saggio critico di Fulvio Senardi
Libreria del Ponte rosso 2017
ISBN: 9788894290103
257 pp.
Giulio Camber Barni (1891-1941) fu uno di quei triestini che all'epoca della Prima guerra mondiale, nonostante fossero sudditi dell'Impero autro-ungarico, decisero di combattere con l'esercito italiano. Da questa esperienza trasse spunto per la composizione di un volume di versi, La Buffa, pubblicata prima in rivista e poi, nel 1935, in volume. Nei suoi versi Barni si concentra sopratutto sugli aspetti più quotidiani e umani del conflitto con una grande capacità narrativa che gli ha attirato i consensi di critici e letterati importanti quali Umberto Saba, Virgilio Giotti ed Eugenio Montale. La sua opera trova ora una nuova sistemazione critica in questo volume che raccoglie tutte le poesie pubblicate accompagnate da un apparato che dà conto delle varianti fra le edizioni.
Niccolò Scaffai
Letteratura e ecologia.
Forme e temi di una relazione narrativa
Roma, Carocci Frecce, 2017
ISBN: 9788843089413
272 pp.
Le questioni ecologiche occupano uno spazio centrale nell'esperienza e nel'’immaginario della contemporaneità. L’ecologia è divenuta una struttura di senso, rispetto alla quale individui e società orientano i propri valori e costruiscono le proprie rappresentazioni. In tale contesto, la letteratura ha un ruolo essenziale: l’idea di ambiente e le forme di relazione tra uomo e natura, infatti, sono state fissate specialmente attraverso i testi letterari. In un duplice senso: da un lato, il discorso ecologico ha adottato costruzioni tipicamente narrative; dall'altro, la letteratura ha trovato nell'ecologia argomenti attuali (per esempio, il dilagare dei rifiuti o la contaminazione tra paesaggi urbani e naturali nelle aree periferiche delle grandi città) ed elementi per rinnovare temi classici (la ricerca di un’armonia con la natura o, all'opposto, il timore di una prossima apocalisse). Il volume interpreta la relazione tra la tematica ambientale e i dispositivi formali che la modellano, mettendo a confronto le prospettive ecologiche presenti in opere rappresentative della letteratura mondiale e l’idea di natura ereditata dalla tradizione.
Francesco Diaco
Dialettica e speranza. Sulla poesia di Franco Fortini
Macerata, Quodlibet, 2017
ISBN: 9788822900623
Questo saggio, pubblicato a cento anni dalla nascita di Fortini, persegue un doppio obiettivo. Da una parte, si ripercorrono con attenzione le sei principali raccolte dell’autore (Foglio di via, 1946; Poesia e errore, 1959; Una volta per sempre, 1963; Questo muro, 1973; Paesaggio con serpente, 1984; Composita solvantur, 1994), al fine di offrire per la prima volta una visione unitaria e aggiornata dell’intera produzione poetica fortiniana. Dall’altra, si adotta un taglio ermeneutico originale, volto ad approfondire il rapporto tra la scrittura di Fortini e la categoria di tempo, intesa non solo come tema esplicito, ma anche come principio costruttivo e come filosofia della storia. In particolare, si riflette sul valore dell’oscillazione fortiniana tra gli imperativi assoluti dell’etica e la “tattica” politica, tra l’impazienza giovanile e la maturità della mediazione, tra l’utopia di un futuro radicalmente diverso e l’impegno concreto nel presente. L’oscillazione tra questi due poli – che si presuppongono e correggono a vicenda – risponde comunque a una serie di “leggi” e di regolarità, dettate dal genere letterario praticato, dalla presenza o dall’assenza di possibilità rivoluzionarie e da una precisa selezione dei destinatari (gli interlocutori visibili, a cui si rivolgono i messaggi di più rapido consumo, oppure i lettori avvenire, a cui sono indirizzate le allegorie “a lunga gittata”). L’intento complessivo è quello di coniugare teoria della letteratura, ricostruzione del contesto storico‑sociale e analisi stilistico‑formale dei testi, in modo da non scindere il Fortini lirico dal Fortini intellettuale, critico e saggista.
Niccolò Scaffai, Il lavoro del poeta, Carocci
Nell'opinione comune, e a volte anche in quella di chi si occupa di letteratura, la poesia è considerata un genere distante dall'esperienza concreta. L'accento viene posto ora sull'evocazione, ora sulle forme; ma in entrambi i casi la poesia non viene letta dentro il sistema di relazioni, incontri, occasioni che motiva la scrittura e le dà sostanza. Eppure il lavoro del poeta consiste nel modulare la tecnica per rielaborare e accogliere la varietà delle circostanze in cui l'esistenza lo ha posto. Il libro mette al centro questo tipo di lavoro, prendendo in considerazione e facendo reagire insieme tecnica ed esperienza, mostrando come entrambe siano all'origine di un'opera e alla base delle tensioni stilistiche e strutturali che le danno forma. I capitoli si susseguono secondo un criterio cronologico di massima, alternando panoramiche complessive sulle opere di alcuni dei maggiori poeti italiani del Novecento -soprattutto Montale, Sereni, Caproni - ad approfondimenti di taglio metodologico e letture puntuali di testi esemplari. (ISBN: 978-8843074327)
Il volume propone una prospettiva originale sui lasciti documentari dei grandi protagonisti della cultura letteraria del Novecento. Superati punti di vista troppo specifici, o al contrario troppo generici, si è provato a misurare e illustrare nel suo complesso il rapporto tra l'immagine letteraria nota di un autore e quella ricostruibile dal suo archivio. La considerazione unitaria di tutti i materiali riconducibili a uno stesso soggetto, spesso distribuiti in varie sedi, non solo integra, e in molti casi corregge, la figura "pubblica" e comunemente nota di chi scrive, ma consente di comprenderne in modo più corretto e pieno la vicenda personale e le scelte intellettuali. Eugenio Montale, Carlo Emilio Gadda, Gianfranco Contini, Vittorio Sereni, Giorgio Manganelli, Enrico Filippini, Luigi Meneghello, Federico Hindermann, accompagnati dagli scrittori svizzeri di lingua francese Charles Ferdinand Ramuz e Gustave Roud, escono da questa indagine rinnovati nel loro significato storico e letterario.
ISBN: 978-88-97737-46-9 Pagina sul sito dell'Editore
Presentazione Giovedì 9 aprile 2015 - 17h30 - Firenze, Palazzo Strozzi, Sala Ferri. Intervengono i curatori, Paola Italia e Gloria Manghetti. http://www.vieusseux.it/